Saturday, September 15, 2007

GRAZIE A TUTTI!!!

autopsia...

...e così dopo 2 giorni hanno scoperto ke quell'infame di uno sbirro assassino ha sparato ad altezza d'uomo.


e gli è servita un'autopsia per giungere a cotanto geniale risultato???
e son serviti anke c.s.i., i r.i.s., il tenente colombo e scooby doo
...


il fatto ke lui fosse seduto in auto mentre un proiettile gli attraversava la nuca non era una testimonianza sufficente???
e se l'auto avesse spiccato un salto verso il celo???
oppure si sperava di scoprire ke il povero gabriele fosse in grado di volare?????


no... forse ho capito: stavano indagando sulla solita pietra bastarda... la stessa pietra assassina ke ci ha portato via Carlo Giuliani!!!

ines



GIOVEDI’ 20 SETTEMBRE



Presentazione del libro




“A casa non ci torno”

di




INES ARCIUOLO



Autobiografia di una "comunista eretica": dal quartiere CREMLINO di MADDALONI alla Milano del 1968 e dei movimenti extraparlamentari.
Dalla fiat al Nigaragua della rivoluzione e ritorno,
fino alle cooperative di lavoro degli Anni Novanta.
Alla 8° Festa dell’autorganizzazione sociale e delle realtà antagoniste Campane






Un padre comunista e la vita tra gente povera in un paese campano negli anni del secondo dopoguerra formano l’autrice: militante dapprima del PCI, quindi in un gruppo extraparlamentare e poi, senza tessere, operaia in fabbrica alla BrionVega di Milano e alla Fiat Mirafiori di Torino. È tra i 61 operai che la Fiat licenzia nell’ottobre ’79, assimilandoli a terroristi per poi espellerne, l’anno dopo, altri 23.000 con il viatico di sindacati e PCI. Insieme al “popolo dei cancelli” nei 37 giorni di resistenza fino alla capitolazione, Ines Arciuolo racconta la Fiat da dentro e le ragioni che la portano in seguito nel Nicaragua sandinista per 5 anni, sempre ribelle a soprusi e ipocrisie.
ADUNATA SEDIZIOSA dal 20 al 23 settembre NAPOLI, VIALE KENNEDY area 17 (nei pressi di Edenlandia) Giovedì 20 settembreore 17.00 "L’assalto al cielo a 30 anni dal 77, appunti autonomi per il prossimoautunno” Partecipano: Oreste Scalzone, Vincenzo Milliucci, Nanni Balestrini Compagni del Cobas Fiat Somigliano.Ore 21.00 incontro con Ines Arciuolo autrice di "A casa non ci torno" Ore 22 concerto S.U.B. all no stars + KRIKKA REGGAE

adunata sediziosa...ancora e ancora!!!


qualkosa di interessante


Tuesday, September 11, 2007

undici di settembre...

11 SETTEMBRE 1973
LA VERA MORTE DI UN PRESIDENTE
di GABRIEL GARCIA MARQUEZ PATRIA GRANDE




Nell'ora della della battaglia finale, con il paese alla mercé delle forze della sovversione, Salvador Allende continuó afferrato alla legalitá.
La contraddizione piú drammatica della sua vita fu quella di essere, contemporaneamente, nemico della violenza ed appasionato rivoluzionario, e credeva di averla risolta con l'ipotesi che le condizioni del Cile consentivano una evoluzione pacifica verso il socialismo, all'interno della legalitá borghese.
L'esperienza gli insegnó troppo tardi che non si puó cambiare un sistema dal governo, ma dal potere.
Questa tardiva constatazione forse fu la forza che lo spinse a resistere fino alla morte, tra le macerie fumanti di una casa che non era nemmeno sua, una residenza costruita da un architetto italiano destinata alla zecca dello Stato, e terminó convertita in un rifugio per un Presidente senza potere.
Resistette per sei ore, impugnando il mitra che gli aveva regalato Fidel Castro, fu la prima arma che Salvador Allende usó in vita sua.
Il giornalista Augusto Olivares che rimase al suo fianco sino alla fine, ricevette numerose ferite e morí dissanguato in un ambulatorio pubblico.
Verso le quattro del pomeriggio, il generale di divisione Javier Palacio, riuscí ad occupare il secondo piano, con il suo aiutante capitano Gallardo e un gruppo di ufficiali. Lí, tra le poltrone finto Luigi XV, il vasellame di dragoni cinesi e i quadri di Rugenda del salone rosso, Salvador Allende stava aspettandoli. Aveva un casco da minatore, stava in maniche di camicia, senza cravatta e con i vestiti macchiati di sangue. Impugnava il mitra.
Allende conosceva il generale Palacio. Pochi giorni prima aveva detto ad Augutso Olivares che quello era un uomo pericoloso, perché manteneva stretti contatti con l'ambasciata degli Stati Uniti. Come lo vide apparire dalla scalinata, Allende gridó: "Traditore!" e gli riuscí di ferirlo ad una mano.
Allende morí a seguito dello scambio di raffiche con questa pattuglia. Poi, tutti gli ufficiali, quasi seguendo un rito di casta, spararono sul suo corpo. Alla fine, un ufficiale lo sfiguró con il calcio di un fucile. Esiste una forografia: la scattó il fotografo Juan Enrique Lira, del giornale El Mercurio, l'unico autorizzato a fotografare il cadavere. Era tanto sfigurato che, alla signora Hortensia, sua moglie, mostrarono il corpo solo quando stava nella bara. E non permisero che scoprisse il volto.
Allende aveva compiuto 64 anni in luglio, era un Leone tipico: tenace, deciso e imprevedibile. Quel che pensa Allende lo sa solo Allende, mi disse una volta un suo ministro. Amava la vita, amava i fiori e i cani, era di modi galanti come si usava in altri tempi.
La sua maggiore virtú fu quella di essere conseguente, peró il destino gli riservó la rara e tragica grandezza di morire difendendo con le armi l'anacronistico diritto borghese; difendendo una Corte Suprema che lo aveva ripudiato e che poi legittimó i suoi assassini; difese un miserevole Parlamento che aveva contestato la sua legittimitá e che poi finí per arrendersi agli usurpatori; difendendo i partiti dell'opposizione che avevano giá venduto la loro anima al fascismo; difendendo tutti gli ammennicoli di un sistema tarlato che si era impegnato ad annichilire senza sparare una sola pallottola.
Il dramma accadde in Cile, per disgrazia dei cileni, peró passerá alla storia come qualcosa che irrimediabilmente coinvolse tutti gli uomini del tempo, destinato a rimanere per sempre nelle nostre vite.

Sunday, September 09, 2007

sviluppi homofobici...


Napoli Rainbow: sotto lo stesso cielo convivono le differenze


Il Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli organizza per il giorno 16 settembre 2007 dalle ore 19,00 a Napoli una manifestazione nazionale contro l’omofobia e la transfobia, e contro ogni atto di violenza e discriminazione. La manifestazione, dal titolo “Napoli Rainbow: sotto lo stesso cielo convivono le differenze”, avrà luogo a piazza Bellini, teatro nelle scorse settimane di casi di violenza ai danni di cittadini omosessuali e transessuali, ma luogo della città eletto da sempre a simbolo della coabitazione delle differenze.

“A piazza Bellini domenica 16 settembre ci sarà una grande festa, pacifica e democratica, in cui sarà celebrata l'inclusione sociale e la convivenza, il rispetto dell'altro di cui solo i napoletani sono capaci”, afferma Salvatore Simioli, presidente dell’Arcigay di Napoli, “omosessuali e non, turisti, tifosi, donne, immigrati, bambini, persone di ogni credo politico, di ogni razza o fede politica si ritroveranno nello stesso luogo per dimostrare che la convivenza tra ogni diversità è possibile e l’unico limite allo stare insieme è solo il nostro immenso cielo”.

Saranno presenti alla manifestazione l’onorevole Franco Grillini ed Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay. Nel corso della serata sono previste performance artistiche e teatrali. Sarà data nelle prossime ore comunicazione della presenza delle tante personalità del mondo politico e culturale che hanno già aderito all’iniziativa.

Tutti i cittadini, esponenti del mondo politico e culturale napoletano, sono invitati ad aderire e partecipare alla manifestazione. Si può inviare la propria adesione tramite mail all’indirizzo info@arcigaynapoli.org.
Le adesioni saranno pubblicate nella pagina apposita sul sito http://www.arcigaynapoli.org/

ke diranno ora i mastiffs???

MARADONA GAY!!!



Saturday, September 08, 2007

una gran faccia di cazzo!!!

... ke non fa male alla salute e talvolte mette allegria per quanto è stupido...

SUKKIA BELLO SUKKIA!!!

NAPOLI HOMOFOBICA...

Dopo le recenti aggressioni di piazza Bellini a danno di gay ad opera dei Mastiffs, l'Arcigay di Napoli sta organizzando una manifestazione nella piazza per domeni 16 settembre ore 19 contro l'omofobia. Oggi venerdi alle 18 presso l'Arcigay (vico san geronimo 17, piazza san domenico maggiore) si terrà un'assemblea preparatoria per discutere della piattaforma e dell'organizzazione. Siete tutti invitati.
per informazioni sui fatti e comunicati vari:

www.arcigaynapoli.org
www.napoligaypress.it
www.gayap.wordpress.com
P.S.
...MA C'è KI DICE KE I MASTIFFS NON C'ENTRANO NULLA...