deliriums! troublesome and unstoppable fantasies? unavowable secrets(not your good too)? insides and compromisings info? it makes of it a post, possibly equipped with images (I’ll watch it). I’ll publish on my blog. No censorship and/or no selection!!
NO POLITICALLY CORRECT PLEASE!!!
Enter Getlteman, enter.
More people enter and more beasts you can see!
Saturday, September 30, 2006
AlPostMio
Friday, September 29, 2006
Saluti no tav(AlPostMioPiGY)
Coordinamento comuni Val di Susa,
Conferenza Permanente dei Sindaci della tratta ad AV Verona-Padova
con le prime adesioni di:
Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Campagna Sbilanciamoci, Rete del Nuovo Municipio
Fiom, Carta cantieri sociali, il Manifesto,
ORGANIZZANO
Manifestazione Nazionale
14 OTTOBRE ore 14,30 A ROMA
CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI OPERE DANNOSE,
PER UN NUOVO PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITA’
E PER LE INFRASTRUTTURE CHE SERVONO
AL PAESE E AL TERRITORIO
Dal 2001 al 2005, con il governo Berlusconi, abbiamo vissuto una stagione in cui le politiche governative hanno tentato di imporre scelte infrastrutturali e impiantistiche nel campo dei trasporti, dell’energia e dei rifiuti, contro gli interessi strategici del Paese, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali e dei loro diretti rappresentanti, eludendo la valutazione ambientale strategica preventiva di piani e programmi, facendo carta straccia della valutazione di impatto ambientale.
In questo periodo, con le norme derivanti dalla Legge Obiettivo e le scelte contenute nel Primo Programma delle infrastrutture strategiche, è stata esasperata la logica del "realizzare senza pensare" opere contro il senso comune e la razionalità, oltre che spesso contro l'ambiente, la cultura e il paesaggio italiano e contro, gli stessi vincoli economico-finanziari del bilancio dello Stato.
Le grandi opere che veramente servono all’Italia dovrebbero essere finalizzate a trasferire le merci dalla strada, alla ferrovia e alle navi; a creare una rete logistica intermodale; a realizzare politiche coordinate per la mobilità urbana; a razionalizzare i sistemi idrici; a prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico; a risanare e riqualificare i beni culturali, artistici e archeologici; a tutelare, valorizzare e promuovere il territorio, il paesaggio e la biodiversità.
Finora, invece, sono state sottovalutate le condizioni del territorio, sia in termini di fragilità dell'assetto idrogeologico che rispetto alla perdita di funzionalità e di qualità del paesaggio legata agli eccessi di urbanizzazione e infrastruturazione registratisi in questi anni.
Al tempo stesso, le comunità territoriali e gli stessi comuni sono stati quasi del tutto esclusi dal confronto e dalle decisioni sulle infrastrutture da realizzare. Oggi occorre tornare al più presto a un normale funzionamento dei meccanismi democratici e della partecipazione: chi vive nei territori interessati da grandi progetti infrastrutturali non rivendica un potere di veto ma pretende di non essere considerato “oggetto” di scelte decise altrove.
Non sono stati neanche fatti i conti con la reale disponibilità di risorse economiche-finanziarie, impostando un programma di interventi “a pioggia”, per la realizzazione di 531 progetti dal costo complessivo di 264 miliardi di euro, che costituisce un’ipoteca che graverà sui conti pubblici per i prossimi 20 anni.
Nel programma del Governo è stato dichiarato il fallimento della Legge Obiettivo, ma non sono stati ancora compiuti atti chiari e univoci per superare le norme e le procedure che da questa derivano e abbandonare il programma delle infrastrutture strategiche, cominciando dai progetti sul ponte sullo Stretto di Messina e delle tratte dell’Alta Velocità.
Per questo noi scendiamo in piazza il 14 ottobre a Roma per chiedere:
- il superamento della Legge Obiettivo e dei provvedimenti da questa derivati e il congelamento (a partire dalla Legge Finanziaria 2007) del Primo Programma delle infrastrutture strategiche, che hanno consentito di fare carta straccia delle valutazioni ambientali su piani, programmi e progetti e hanno umiliato la partecipazione degli enti e delle popolazioni locali;
- l’adeguamento del Piano generale dei Trasporti varato nell’aprile 2001 alle esigenze di mobilità del Paese e la redazione di nuovi Piani e Programmi, nazionali e regionali, per l'energia, i rifiuti, il territorio, il paesaggio, realizzati secondo l'approccio irrinunciabile della tutela e valorizzazione ambientale, della partecipazione dei cittadini e della reale utilità economica e sociale degli interventi proposti,
- una nuova stagione di sicurezza, trasparenza e legalità nel mercato dei lavori pubblici, che superi le norme criminogene sui general contractor, le rendite di posizione dei concessionari e l’abuso incontrollato dei sub-appalti.
TUTTI A ROMA IL 14 OTTOBRE
Sulla base di questa piattaforma chiediamo l’adesione
e la partecipazione di associazioni, comitati, coordinamenti, enti locali,
forze politiche e sociali, singoli cittadini e cittadine!
Le adesioni vanno inviate alla seguente email: romalazio@carta.org
per informazioni: Carta cantieri sociali: tel. 06.80692244
Thursday, September 28, 2006
Wednesday, September 27, 2006
io animale
ci ho pensato un sacco di volte e con un'intensità tale da far tremare i vetri
cazzo la carne l'è bona sbrigativa e in certi casi anke ekonomika!!!
Sei in viaggio non c'hai il bekko di un quattrino e ke fai???
skolletti e 500 lire per una rosetta con mortadella le tiri su
o fai avanzi in un ristorante di merda...
faccino affamato e mano sulla pancia e qualkosa rimedi: SEMPRE!
C'ho pensato così forte ke un anno e mezzo è passato di volata...
ma intanto ho fatto anke altro, tranquilli
27 settembre, mi alzo, la cucina abbonda di odori...
cazzo si festeggia un compleanno!
in casa c'è da mangiare ogni grazia di terra e mare
mentra mia mamma cucina cucina cucina e io vagamente sveglio mi guardo intorno
poi(ancora in mutande):Oi...da oggi sono vegetariano...
CAZZO!!! CE L'HO FATTA!!!!!!!!!
Ke bello ke bello ke bello!!!!!!
io animale fra i miei simili(consapevoli o meno ke siano) sono riuscito a fare una cosa davvero importante
fiero e felice veleggio fra le paterne(nonkè materne mura)
più ke mai punk e più ke mai SERENO...
Perkè???
perkè è giusto
perkè il dolore e la paura non sono una cosa degli uomini ma di tutti gli animali
perkè il terrore si dipinge sul volto di una mukka ke in fila al macello vede cadere le sue sorelle
annusando l'acre del loro sangue
perkè siamo esseri umani e viviamo(almeno una parte della popolazione mondiale)
un contesto storico e sociale nel quale nutrirsi di carne è superfluo e crudele...
perkè pesce grande mangia pesce piccolo è in natura ma l'uomo(come sopra)ha rinunciato a questa regola per abbracciare la più redditizia
perkè io non vado in guerra a sparare a fratelli e sorelle ke a me non hanno fatto nulla
e figuriamoci se mi metto a massacrare esseri ke mai e poi mai metterebbero a riskio la mia esistenza
perkè io non sono non violento ma non alzerei mai una mano verso ki non stia provando a rendermi skiavo(o ancora più skiavo di quanto la società del denaro desideri...)...
VEGETARIANO perkè questo non mi rende migliore degli altri
ma quanto più la gente smetterà di mangiar carne
rompendo il cerkio della violenza e della prevaricazione
tanto più ci stakkeremo dal mondo ke è
per avvicinarci a quello ke ci piacerebbe ke fosse!!!
VEGETARIANO PER STRAVOLGERE GLI EQUILIBRI
KE REGOLANO I RAPPORTI FRA LE PERSONE
E (FORSE) LE LOGIKE DI DOMINIO FRA I POPOLI
sono passati 16 anni...
e non voglio di certo una medaglia...cazzi miei...
nell'immaginare questo post ho sakkeggiato la rete di foto, link, informazioni...
vi giuro una mole enorme di materiale per circa 10 giorni...
poi c'ho pensato:le informazioni sono disponibili per tutti...
la verità è spesso a portata di mano il problema sta nel non volerla vedere.
Tutti sanno ke la bistekka nasce mukka e ke quando arriva nel piatto è carne morta... si potrebbe parlare delle tossine contenute dalla carne morta e putrescente(altrimenti troppo dura da mangiare) ma neanke mi frega... io m'avveleno in altri cento modi(m'accendo ora una sigaretta e godo) ma avveleno ME... non gli altri...
Per le foto... vabbè ce ne sono a sbafo... ma nessuno sa cosa succede in un macello???
Maddai tutti lo sappiamo ke gli animali non muoiono di tristezza o solitudine ma BRUTALMENTE TRUCIDATI dopo essere stati torturati, imprigionati...ingrassati........
per divenire...bistekka...pelliccia.............
A me poi le foto degli animali squartati mi stanno sul kazzo
morbose spesso e mancanti di rispetto quasi sempre
nn so perkè ma spesso amici (carnivori) mi mandano foto o filmati e a me verrebbe da dire:ma perkè mi mandi sta robaccia??? certe cose le ho accettate già...
Monday, September 25, 2006
E CON JEFF BUCKLEY CHE MI CANTA UN LAST GOOD BYE....(AlPostMio ECOLINE)
l'ultimo matrimonio a cui sono stata è stato quello di mia sorella....bhe ora il matrimonio non posso proprio piu' sentirlo neanche nominare. non è la festa in se che mi irrirta...ma la gente. tipo il natale... branchi di parenti in transumanza da una casa all'altra, da una chiesa all'altra. da un ristorante all'altro. CHE NOIA! credo che preferirei passare una sera a cena con mister opulenza linguistica, sir Giovanardi.
e non è una questione di insoddisfazione personale che mi fa essere cinica nei confronti del matrimonio, o dell'amore in generale. solo che trovo la maggior parte delle persone cosi' profondamente banali e antiquate, o banali semplicemente o banalmente sempliciotti. una serie di dejà vue a frequenza alternata. che tristezza. forse è proprio vero che si attrae un target psicologico comune...sempre piu' triste.
già mi vedo tra 20-30 anni a sorseggiare del wiskey in un appartamento arredato anni 60 nella Berlino est con il fumo di un sigaro cubano che mi rende leggera e galleggiante su una poltrona a dondolo foderata in pelo fuxia .
è una questione di qualità, o una formalità.
IO STO BENE IO STO MALE . IO NON SO COME STARE.
ED E' COME SE MI SEDESSI AD UN TAVOLO DI UN RISTORANTE GIAPPONESE CHIEDENDO DEI BURRITOS!
Sunday, September 24, 2006
CASSADRITTA
nuova settimana e io mi sento bene
ma ho voglia di "cassadritta"
come direbbe la mia amiketta
ke ha deciso di non volermi più bene
(perkè menar calci è più semplice
e kiudere gli okki è più facile di guardare )
comunque io ci sono
l'acqua m'ha rigenerato
i pensieri sono più veloci e più lucidi
non ke non lo fossero prima
ciò ke è oscuro rimane oscuro sempre (la natura non va cambiata)
e stamattina la cosa gira così:c'ho bisogno di cassadritta
Saturday, September 23, 2006
...
gli amici se ne vanno e...
STIKAZZI!!!
a me fanno male i piedi e le urla della gente mi rimbombano dentro
però anke questa è andata
qui c'è un bel tepore e dal letto potrò guardar le stelle
e ki se ne va forse non era amiko mio
come non è detto ke lo sia ki poi rimane
c'è ki entra e ki passa solo per far danni
oppure ti sfiora e tu sorridi
sei felice
vorresti comunicarglielo
mika facile
alle volte tante parole sono superflue
e allora forse
basta uno sguardo
e sai ke tanto poi il mondo è una palla
e se questa è la piazza del paese...
basta ke io attenda
prima o poi di qua dovrà passare
comunque ora c'ho un sakko da fare
cose da terminare
non sempre si può distruggere tutto a 3 passi dalla meta
mi tocca continuare
cercando una via diritta
non tanto per seguirla
quanto per sapere ke c'è
come ora sono felice di sapere ke ci sei tu
non so dove e non so quando
ma da qualke parte e in qualke tempo
...errando...
ciao Terry
hai colorato un altro spikkio del mio enorme mondo
Wednesday, September 20, 2006
Tuesday, September 19, 2006
COMINCIA L'ADUNATA!!!
ore 17 - dibattitoIl progetto del Grande Medioriente dietro l'aggressione israeliana in Libano e Palestina:
quali strumenti oggi per il movimento contro la guerra Partecipano: Stefano Chiarini (giornalista del Manifesto) di ritorno da Beirut, un rappresentante dell'UDAP (unione democratica arabo palestinese), un rappresentante della comunità libanese campana, Collettivo internazionalista di Napoli, Comitato di solidarietà con l'intifada, Confederazione Cobas, Interfacoltà - Coord. collettivi universitari, movimento per il PCL, Terra Terra, Red Link, CSA - Collettivi studenteschi autorganizzati, strutture e realtà del movimento contro la guerra
ore 20 - foto/videoPresentazione del progetto "uno sguardo attraverso", laboratorio di foto-video nei campi profughi palestinesi a Beirut - 2006
ore 22 - concerto toubab + rudy e crudy
Sunday, September 17, 2006
piovesulbagnatomentreilfuturociaspettaagambeaperte...
convulsamente
la migliore musica
per questi miei mediocri scritti
ho realizzato ke la musica c'era già
in alto
dall'alto per essere più precisi...
no! non c'ho la musica in testa
ma una finestra
e quando è il caso ci vedo le stelle
o la luna piena
o a spikki di diverse grandezze
se non le nubi
skure o kiare ke siano...
da qui entrano i miei incubi
ed escono i miei sogni
da cui diffondo al mondo il mio inesorabile russare
ma ora sbadiglio e rifletto
rifletto sugli amic@ ke nn vedi ma ci sono
su quelli ke ci sono e tirano coltellate
o quelli ke portano crostate alla nu***la ke tu resti senza parole
a quelli con cui condividi i sogni
seppur puzzolenti di sudore
a quelli con cui metti insieme i soldi per riuscire a pagare una pizza
nonostante i capelli ke imbiancano
a quelli ke spuntano dal nulla
e tu entri nella loro vita e viceversa
e vorresti abbracciarli
ed è come se lo facessi
ed una strana ed immotivata tenerezza scorre attraverso
mentre a fine giornata sei stanco dabbestia
ma nn sai neanke precisamente per cosa
ma sei stanco e vorresti dormire
ma nn kiudi gli okki perkè c'è ankora qualke libro aperto
e i libri vanno kiusi
i kapitoli terminati
gli amici abbracciati
gli infami ignorati o skiacciati
e ki nn kapisce se ne vada lontano
mentre ki capisce non sia mai troppo sicuro di se
potrei avere anke io una coltellata
potrebbe essere per te
...
ma la mia musica continua a scrosciare
io ho un sonno bastardo ma giuro ora non voglio dormire
mi manca qualkosa
mi manka qualkosa
...
meglio non pensare
...
intanto fuori e sulla mia testa ancora piove
Saturday, September 16, 2006
DI TUTTO IL PEGGIO... BOICOTTA MTV!!!
Friday, September 15, 2006
poi domani parliamo...
"M.T.V.-Get Off The Air"
Fun Fun Fun in the fluffy chair
Flame up the herb
Woof down the beer
[click!]
Hi
I'm your video DJ
I always talk like I'm wigged out on quaaludes
I wear a satin baseball jacket everywhere I go
My job is to help destroy
What's left of your imagination
By feeding you endless doses
Of sugar-coated mindless garbage
So don't createBe
sedate
Be a vegetable at home
And thwack on that dial
If we have our way even you will believe
This is the future of rock and roll
How far will you go
How low will you stoop
To tranquilize our minds with your sugar-coated swill
You've turned rock and roll rebellion
Into Pat Boone sedation
Making sure nothing's left to the imagination
M.T.V. Get off the
M.T.V. Get off the
M.T.V. Get off the air
Get off the air
See the latest rejects from the muppet show
Wag their tits and their dicks
As they lip-synch on screen
There's something I don't like
About a band who always smiles
Another tax write-off
For some schmuck who doesn't care
M.T.V. Get off the air
And so it was
Our beloved corporate gods
Claimed they created rock video
Allowing it to sink as low in one year
As commercial TV has in 25
"It's the new frontier," they say
It's wide open, anything can happen
But you've got a lot of nerve
To call yourself a pioneer
When you're too god-damn conservative
To take real chances.
Tin-earedGraph-paper brained accountants
Instead of music fans
Call all the shots at giant record companies now
The lowest common denominator rules
Forget honesty
Forget creativity
The dumbest buy the mostest
That's the name of the game
But sales are slumping
And no one will say why
Could it be they put out one too many lousy records?!?
M.T.V.-Get off the air!
NOW
Thursday, September 14, 2006
buono a sapersi
A trent’anni dal golpe militare in Argentina il progetto fotografico
di Liliana Contrera restituisce al mondo la sua memoria storica
documentando la drammatica pagina aperta dei desaparecidos e dei centri
di detenzione clandestini. Più di trentamila persone sono state
prelevate, detenute, torturate dal terrorismo di Stato senza fare più
ritorno. A molte donne sono stati espropriati i figli nati durante la
prigionia senza vederli mai più. L’imposizione di un modello sociale
ed economico, che ha mostrato i suoi catastrofici effetti nella
drammatica crisi del 2001, è passato anche così, con il ricorso alla
violenza concentrazionaria che ci si illudeva essere estinta con la
fine della seconda guerra mondiale. “Pasado/Presente” é dunque una
messa al lavoro collettiva del nostro tempo che ha ricevuto il supporto
attivo del governo della città di Buenos Aires e delle Madri di Plaza
de Mayo.
Wednesday, September 13, 2006
M - I MOSTRI DI DUSSELDORF
appena mi avvicino al computer mi viene di postare qualkosa
navigando ho ritrovato sta cosa ke avevo più o meno rimosso
la band più concreta e proficua ke io abbia mai messo su
2 giorni di vita e siamo anke riusciti a registrare
i perkè e i percome sono troppo lunghi cazzo
quindi ve li risparmio
voi dategli un ascolto se vi va e poi ditemi cosa ve ne pare
siate anke cattivi
crudeli
spietati
...
tanto a me piace
si tratta di un omaggio
ma temo ke ad oggi in tanti non riconoscano il testo
quindi non vi dico di ki è
ki risponde esatto vince un ripuotolo artigianale
Mi ha colpito quindi la rigiro così com'è, per ki non avesse l'opportunità di leggerla altrove...
Sono appena tornato da una visita a Beirut.
Per nostra fortuna, ci siamo trovati nella capitale libanese proprio nei giorni in cui essa non veniva bombardata dagli israeliani. Alla nostra proposta di recarci al Libano meridionale, siamo stati (cortesemente ma)fermamente dissuasi da Libanesi e Palestinesi. Dopo aver visitato le zone diBeirut sud più disastrate, campi di profughi palestinesi a Beirut, ospedali,scuole adibite a rifugio per sfollati, abbiamo avuto tantissimi incontri conesponenti di vari partiti e di ONG libanesi, con dirigenti dei gruppi diresistenza palestinese, nonchè col presidente del Libano (poco cortese,oltre a un durissimo discorso antiisraeliano ed antiamericano, non ci haofferto nemmeno un bicchiere d' acqua...).A Damasco, oltre ad esponenti della resistenza palestinese, abbiamoincontrato quadri di partiti e "pariti" siriani, nonchè il vicepresidentedella Siria ed un alto quadro del ministero siriano degli Aff. Esteri.Non ho idea come andrà a finire al Consiglio di Sicurezza, però mi premesegnalare qualche punto da quanto raccontatoci e da quanto abbiamoosservato:· La situazione umanitaria in Libano è un disastro - e tende apeggiorare dato che oramai ci devono essere alimenti solo per 2-3 settimane(l'80% degli alimenti consumati nel paese è d'importazione e con il bloccoisraeliano...)· Il Libano stesso è una polveriera che attende solo la miccia. Unadelle ragioni, è l'enorme diseguaglianza - Beirut è, praticamente, duecittà: una, opulenta, con enorme esposizione di ricchezza, qualcosa come unaMonte Carlo ben più estesa; l'altra, cioè la zona sud, poverissima, porta inmente i rioni popolari di Napoli 40 anni fa. Nel mezzo di questa zona sud, c'è ancora il campo palestinese di Chatila (di triste memoria) i cui 29.000abitanti proverebbero sollievo se fossero trasferiti ad abitare nellefavelas brasiliane...· Ai palestinesi (mezzo milione) residenti in Libano, èespressamente (per legge, votata all'unanimità dal parlamento libanese nel1986) vietato di accedere a 79 professioni, tra cui tutte quelle chenecessitano di un diploma universitario (medico, ingegnere ecc). Un anno fa,con ddl del ministro del Lavoro (dell'Hezbollah) dalla lista dei divietisono state tolte 4 professioni (tra cui l'impiego nell'edilizia e nell'agricoltura). Il risultato è che più del 70% dei palestinesi vivacchiano collavoro in nero, senza diritto alla pensione, con assistenza sanitariafornita dall' UNRWA (che, però, non copre le malattie gravi), senza dirittoalla proprietà immobile, con formazione scolastica fornita solo dall' UNRWAecc. Basta segnalare che a Chatila, il medico (75enne) di un ambulatoriocreato con aiuti dall'estero, ci ha pregati di inviare urgehntementemedicine per le malattie croniche (diabete, ipertensione ecc), perchè neerano totalmente sprovvisti da tempo.· La situazione è (poco) migliore nei rifugi di sfollati dal sud:scuole (per fortuna l'aggressione è avvenuta in estate) trasformate a rifugiper 1.500-2.000 persone, di cui si occupano principalmente l'Hezbollah evarie ONG locali che, avendo ben altro oggetto iniziale, si trovano agestire situazioni impossibili.· L'Hezbollah ormai viene considerata da tanti (anche sunniti ocristiani) come l'unica forza che resiste ad Israele. Ne consegue un enormeprestigio (trascendente le tradizionali divisioni etno-confessionali sancitedalla Cositutozione, la quale è stata ricopiata tale-quale nell'Iraqodierno, il che è tutto un dire), accresciuto dalla capacità militaredimostrata in queste settimane di scontri. Un'altra conseguenza, è ilprogressivo ritrovamento dell'unità nazionale (sempre intorno all'Hezbollah)e la prospettiva di una crescita del nazionalismo. Nel caso venga adottatadal Consiglio di Sicurezza una risoluzione come la prospettata sin'ora,qualsiasi forza internazionale venga installata nella zona di frontiera saràprestissimo considerata una forza d'invasione con le conseguenzeimmaginabili (quelle che hanno conosciuto gli americani una ventina di annifa, per intenderci).· Il verbo dell'Hezbollah, oltre alla resistenza, sulla questionesociale è estremamente populista, rimandando la soluzione di tutti iproblemi alla bontà degli uomini (filantropia) e di dio (paradiso ecc).Sulla questione delle donne, invece, le cose sono molto più chiare: laposizione tradizionale della donna nell'islam, la donna deve essere madre,obbedire al marito (dopo essersi liberata dal padre e dai fratelli) ecc. Laquota di donne che portano il velo sta diventando veramente una minoranza,aumentano enormemente quelle con il chador o, addirittura, la burqa, mentrel'indottrinamento di bambini e bambine per il ruolo che saranno chiamati/ead eseguire, inizia da tenerissima età.· In Siria, anche se sanno di essere nel mirino per un futuroprossimo o più remoto, la situazione è molto calma. I discorsi ufficialisono pieni di alti toni patriottici ("se ci attaccano, gli faremo vedere lanostra potenza" ecc) però non è visibile alcun grado di preparazionemilitare.· La situazione dei palestinesi in Siria è molto migliore di quelladei loro fratelli in Libano: il campo profughi più grande (Yarmuk, nellacapitale, 50.000 residenti) non differisce granchè dal resto della città(anzi, è anche meglio mantenuto di tante zone di Damasco). In genere, inSiria, la diseguaglianza sociale è molto contenuta - praticamente, gli uniciad esporre sfarzo, sono (a giudicare dalle targhe delle auto) cittadini delKuweit, degli Emirati e di altri paesi arabi ricchissimi.· Un ultimo punto - che non so' se provoca riso o pianto. Durante l'incontro con uno dei due PC gemelli della Siria (quello detto "di YussefFaysal"), visto che anche in quel paese -ufficialmente secolare- vedevamotroppe donne andare in giro imburqate- abbiamo posto parecchie domande sulrinforzamento dei partiti islamici nel mondo arabo, sui suoi motivi, sulperchè la sinistra (dove esiste) si veda trascinata dalle iniziativeislamiche ecc. Alla domanda precisa "questo islam non vi fa` paura, dato cheesiste un triste precedente nella zona, di Khomeini che ha fatto fuori ilTudeh ed i Mujaheedin-e-khalq" la risposta è stata (verbatim): "Come partitocomunista, non possiamo giudicare un regime antimperialista dal modo con cuitratta i propri communisti". Commenti ulteriori perfettamente inutili...
SOLIDARIETA' FANGOSA
per maggiori info contattate zia Slavina
http://egostrip.blogspot.com/2006/09/si-questo-flier-non-e-il-massimo-della.html
Tuesday, September 12, 2006
non so ke senso abbia...
Monday, September 11, 2006
Sunday, September 10, 2006
...NO STRESS!!!
lo sai ke ti amo!!
...ma ti avevo avvisato...
no, è ke non sono un animale da matrimonio
maccertokemipiaci!!!
e ti sono fedele ma non martellarmi con 'sta storia dell'abito bianco
dai... facciamo la pace???
...
bacinobacino???
cosa fa il Real?!?!?
ma cosa vuoi ke me ne freghi di cosa fa il Real!
io tengo per il Barça!!!
...
MAVVA'
il basilico è gentilmente offerto dalla mia coltivazione privata
Saturday, September 09, 2006
c'eraunavoltaunneuronesolitariokeballavainlevare
posso farci men ke nulla
ma quando li vedo suonare
non posso non pensare ai film
di Kitano se non a quelli di Chan-wook Park
così ad un certo punto
la fantasia sviaggia ed io immagino
ke comincino a sparare sul pubblico
a mozzarsi per punizione le dita
perkè gli orientali incazzati
uomi o donnne kessiano
hanno un fascino tutto particolare
ke se non li guardi bene da subito neanke lo cogli
ma alla fine ci stanno dentro...
...Specials...
Friday, September 08, 2006
SUDORE E GIOIA!!!
...di nuovo nell' antro dei rumori
di nuovo in viaggio
con i miei fratelli
i miei sei compagni d'avventure...
SUDORE E GIOIA!!!
http://www.officina99.org/musica/salaprove/utopia2006/rudy.htm
Thursday, September 07, 2006
S.I.A.E. ...KE PEZZI DI MERDA!!!
succede a Bari
Volevano ringraziare con la musica le famiglie che li avevano ospitati.
Ma perl'ispettore hanno violato i diritti d'autore!
Blitz della Siae alla festa, multati i bimbi di Cernobyl!!!
Stavano improvvisando
canti popolari...
senza parole, stanno alla frutta...
http://italy.peacelink.org/mediawatch/articles/art_18471.html
Wednesday, September 06, 2006
Unica soluzione: il sonno(PaolAlda-AlPostMio)
Noia: Quelle giornate in attesa di qualcosa scivolavano via incredibilmente noiose e senza senso. Senza un senso preciso, ciondolava per casa al ritmo di vecchi lenti da grammofono, portando il tempo con lo strisciare delle sue pantofole rosa shocking.
Non aveva nulla da fare; e lo sapeva bene; e viveva con la consapevolezza che quella situazione si sarebbe protratta per un bel po’ di tempo: almeno un’altra mesata.
Pantofole strascicanti rosa shocking, lenti da grammofono, pioggia in perenne fase d’attacco, freddo invernale stile “gennaio inoltrato tendente a febbraio”…insomma, una bella merdaccia.
[NdA: Impossibile rendere la sensazione in un altro modo: per l’accostamento “rd” e il suffisso “accia”, unita alla cadenza della parola stessa, “merdaccia” è il termine giusto. Astenersi, dunque, deboli di cuore e/o di spirito]
Tutto ciò che fino a poco tempo prima pareva un’accettabile occupazione, era stato liquidato in un pomeriggio, fino a formare, nella sua mente, un’alta catasta di oggetti anneriti dal fumo di un incendio omicida.
Fissava e fissava la piramidale e puntuta pira di oggetti, sperando di poterne riciclare qualcuno che, a differenza degli altri, fosse bruciacchiato solo a metà.
Immaginava la pira in una radura di montagna, con l’erba verde e le vette eburnee in contrasto con il nero strinato.
Ed eccola. All’improvviso, nel punto di congiungimento di due vette, il sole preannunciava la sua illuminazione.
Come un raggio di sole che si propaga fino a lambire il limitare della sua figura umana, così venne Hypnos, volando, con la veste di cielo stellato profumata di notte.
Turbinava Hypnos, con le sue stelle luminose, e sorrideva, man mano chiudendo il cerchio e avvicinandosi. Le sfiorò le labbra, braccandola con il suo manto di stelle fulgenti. La pira non esisteva più.
Persuasione, e tra voluttuosi baci e carezze, le donò una meravigliosa ottomana di pregiata stoffa color rubino, con fronzoli dorati e base in legno color miele.
Soluzione: il sonno.
Rifugiarsi in un mondo vano, illusorio, e dimenticare la merdaccia all’esterno.
L’ottomana, pregiata, bella, reclamava di essere usata.
Vi si abbandonò senza preoccupazioni con Hypnos che la guardava addormentarsi beatamente sul giaciglio cremisino.
E in un momento il bel giovane dalle labbra morbide e le vesti color cielo stellato non c’era più.
Eccola attraversare un viale alberato coperto da un tappeto vermiglio e da una cupola di verdi salici. Era in discesa, una ripida discesa, in cui tutto quello che si sentiva era solo il vento fresco e il profumo umido del sottobosco.
Si ritrovò mano nella mano con una persona mai vista, che però conosceva. La conosceva tanto bene che gli sguardi, i sorrisi sottolineavano innata intesa, umano calore, inusuale fiducia.
Incontrarono poi un muro di cinta bianco brillante, color del sale e un uomo alle loro spalle. Paura traspariva dai loro sguardi di intesa.
Le loro gambe cominciarono a muoversi più in fretta e le loro mani si separavano, per permetter loro di correre più velocemente.
E lei correva, le guance rosse, il fiato corto, le orecchie ululanti.
Era tranquilla, però. Invitò l’altra persona a scavalcare il muro di cinta vincolo color sale e prima di finire la frase, voltandosi, si accorse di averlo fatto.
Chiamo l’altra figura. Non ricevette risposta.
Cominciò a camminare per le viuzze intricate bianche come lo erano i muri di cinta.
Era tranquilla lì dentro, come lo era stata fuori.
Fece il suo terzo incontro.
Gnomi. Strano, ma erano proprio gnomi. Col cappuccio rosso e le casacche blu. Semplici gnomi con gli occhi grandi color castagna.
Sapevano tutto di lei. Non ci fu bisogno che pronunciasse parola, che subito la portarono dal suo compagno di viaggio. Il ricongiungimento fu piacevole. Decisero, perciò, di proseguire il viaggio. Provviste era ciò che serviva loro. E provviste ebbero. Fagioli bianchi e marmellata in quantità dalle scorte degli gnomi.
Sogno, sogno, sogno. Si destò. Hypnos era ancora l’ vicino. Studiava movimenti di lei, le sue reazioni, il grado del suo godimenti. La baciò ancora una volta, donandole una stazione e una viola bianca.
Cominciò a suonarla e il suono ronzante dell’arco sulle corde pervase tutta la struttura. Si guardò i piedi. Le banchine, che strane, erano tutte cosparse di bianco sale.
Mentre suonava provava non solo il piacere di carezzare le corde con l’arco e di produrre il suono, ma anche quello di affondare il punteruolo alla base della viola dentro a quel pavimento bianco e insolito. Ando avanti così, per tutta la durata del sogno, finchè non prese il treno e conobbe, finalmente, la sua destinazione: gara musicale.
Ancora una volta aprì gli occhi e il manto stellato di Hypnos era sopra di lei. L’abbraccio rassicurante del dio greco le carezze sul suo viso e sulle palpebre, indussero pesantezza ai suoi occhi. Cadde ancora nell’altro mondo, quello dell’illusione, quello del nonsense.
Effetto fotografico color seppia, ecco cosa le sembrava quel paesaggio che aveva davanti agli occhi: una vecchia fotografia.
Il soggetto della suddetta: una casa. Con tanto di cancellata ferrea e giardino spoglio. Una casa a tre piani. All’interno ? Non lo sapeva. Non riusciva ad avvicinarsi. Il cielo si fece nuvoloso, vide le fiamme dell’incendio divampare e una donna, con un fazzoletto sul capo, sbracciarsi alla finestra in cerca di aiuto. La casa andava carbonizzandosi pian piano. E la donna e le figlie, inermi, tratte in salvo, la guardavano accartocciarsi. Davanti alla cancellata e all’entrata: un corteo funebre di donne gementi per il dolore della perdita. Sulle spalle degli uomini della Confraternita della Buona Morte, il feretro. Pianto. All’interno. Radio accesa. Poltrone rivestite con raso purpureo e arabeschi color dell’oro. Dietro, una credenza lignea con servizi cristallini e suppellettili d’oro e d’argento. La casa in festa. La donna, contenta ma austera, si stagliava nel mezzo della stanza. Una delle figlie era presente.
Il paese in festa per il ritorno del cantante. Bussò alla porta, la figlia felice di riabbracciare il padre, un uomo con i capelli neri e compatti per la brillantina, il volto disteso, l’abito color carta da zucchero. L’altra figlia, assente. Non voleva seguire le orme del padre, era la pecora nera della famiglia: la madre se la pendeva sempre con lei per il suo atteggiamento. Il cantante, tornato a casa, aveva regali per tutta la sua famiglia, dopo la lunga tourneè europea.
Hypnos le sfiorava la schiena, le infondeva tranquillità. Si era immedesimata in una delle due figlie? La famiglia si era accorta della sua presenza ? Domande razionali per una mente razionale. Razionalità, nemica di Hypnos, il quale, pur essendo un attimo risentito, fece di tutto per donarle altre emozioni.
I movimenti sinuosi della sua mano sulla schiena di lei furono l’ultima cosa che lei riuscì a percepire prima di trovarsi in quella cittadina dai tetti a punta e dalle tegole color ebano, le strade di porfido erano tortuose ma tranquillizzanti; il cielo notturno era tranquillizzante. Compagna di viaggio, questa volta, una lei dai capelli biondi e le labbra rosse. Svolazzavano per quelle strade, illuminate da alti lampioni, le loro gonne a fiori lunghe al ginocchio.
Ridevano, immerse nella folla, nel bagno di gente che affollava le vie intorno alla piazza.
La luce gialla dei lampioni, le inferriate di ferro battuto dei balconi. Tutto ciò le ispirava contentezza. Ridevano, ridevano, non facevano altro le due amiche per le vie di quella cittadina. E poi, ritrovarsi catapultate davanti ad un chalet di montagna, su morbidi divani coi cuscini bianchi e delle pensiline di gerani rosa e rossi. Lo scopo: un assaggio di cioccolata offerta dalla signora dello chalet. Le labbra si appoggiarono sulla tazza di ceramica decorata con fiori rossi, e lambirono il liquido che profumava di nocciola e di caldo.
Sveglia. Ancora una volta guardò Hypnos, pregandolo di darle ancora qualcosa. Hypnos, contento, constatò che aveva ottenuto ciò che voleva. Le piacevano i suoi dolci sogni, le strane avventure da lui fornitele: aveva trovato una cliente.
Sogno insolito, quello che le propose. Un sogno i cui protagonisti erano loro due. Si sedettero sulla ottomana, si guardarono negli occhi, si presero per mano. Giocavano ad inventare nuovi accostamenti odore – sapore – colore.
Giocavano a provare gli effetti dei loro prodotti. Giocavano. E la merdaccia là fuori ? Poca importanza aveva se Hypnos poteva essere compagno di giochi.
Agitando la sua veste luccicante e nera come la notte, il dio dava vita a quelle sensazioni che lei voleva provare.
Le montagne dove lei aveva incontrato Hypnos sparirono, sostituite da uno sfondo evanescente, un misto di odori – sapori – colori che venivano man mano fuori dalle vesti del dio.
Si abbandonava completamente a quei momenti di piacere, senza chiedersi perché o se fosse giusto.
A Hypnos quegli slanci di lucidità non andavano a genio. Corrompeva la mente di lei con delle sensazioni, in cambio della sua lucidità.
Per evitare di farle pensare se quello sfuggire dalla merdaccia reale fosse giusto.
http://paolalda.deviantart.com/
Monday, September 04, 2006
Un anonimo ha detto...
Sunday, September 03, 2006
amnesia...
un sentore l'ho avuto stanotte mentre fumavo al kiar di luna
e mi sono reso konto ke eravamo a sabato notte
poi stamattina m'è saltata violentemente agli okki, una verità innegabile
ho provato a dormire ancora
ho provato ad allontanare il pensiero da me
ma altri arrivavano più feroci ancora
e allora ho ripensato a ieri sera
quando dovrei parlare taccio e quando dovrei star zitto do fiato alle trombe
e ci sto male e faccio male
e con dolore sento di dover tagliare quel filo invisibile ke ci lega
pur sapendo ke ne soffrirò dabbestia
ma cosa cazzo potrei fare???
ma torniamo all'oggi
perkè l'oggi è tagliente ma ci dovrò fare il callo
imparare a conviverci
poi da domani tutto torna alla norma...