Thursday, December 20, 2007

AUGURI ZIA!!!

non incontrare mai una persona
gioire comunque per la sua stupenda avventura umana
rimanere stupito di fronte a questa foto...
tutto ciò per un attimo mi spinge a dikiarare tregua al mondo...
auguri!!!
poi quando, sarà il momento, la guerra riprenderà...

Friday, November 30, 2007

37...


e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!e non sentirli! e non sentirli! e non sentirli!

Monday, November 26, 2007

FAMOSE LE CANNE!!!

Il professor Umberto Veronesi
ROMA - Il cannabidiolo, uno degli elementi che compongono la cannabis, potrebbe essere in grado di bloccare il gene che provoca la diffusione delle metastasi del cancro al seno, ma anche di altre forme tumorali. È il risultato delle ricerche di laboratorio effettuate da un'équipe del California Pacific Medical Center Research Institute. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics.

I ricercatori si augurano che il cannabidiolo (Cbd), contenuto nella marijuana, possa diventare una valida alternativa alla chemioterapia, senza gli effetti collaterali di quest'ultima. "Ho sempre creduto nelle proprietà contenute nei derivati della cannabis - afferma il professor Umberto Veronesi - questa è una strada mai esplorata a causa di condizionamenti psicologici. La fonte universitaria è molto seria. Voglio chiarire che l'oggetto della ricerca è un composto della cannabis e non una droga. Sarebbe un peccato non esplorare questa via per combattere il tumore al seno".

E gli autori dello studio confermano che, a differenza della cannabis, il Cbd non ha alcun effetto psicoattivo e quindi il suo utilizzo non viola alcuna legge sugli stupefacenti. Inoltre, insistono nello spiegare che non stanno invitando i loro pazienti a fumare marijuana, visto che le concentrazioni di Cbd usate nelle loro ricerche sono di molto superiori a quelle che si possono ottenere solo fumando. "Il Cbd funzionerebbe bloccando l'attività del gene Id-1 - spiega Sean McAllister, autore della ricerca - ritenuto responsabile della "metastatizzazione", la diffusione del tumore dalla sua sede iniziale".

Altre ricerche hanno già dimostrato che il Cbd potrebbe bloccare il tumore cerebrale aggressivo, e ci sarebbero evidenze di un effetto simile in laboratorio su cellule di tumore al seno.
"Attualmente abbiamo un numero limitato di opzioni nel trattamento delle forme aggressive di cancro - continua McAllister - alcune terapie, come per esempio la chemioterapia, possono essere efficaci ma anche estremamente tossiche e difficili da tollerare". Questo composto offrirebbe quindi la speranza di una terapia in grado di ottenere gli stessi risultati senza gli effetti collaterali, come la nausea e il maggior rischio di infezioni.

"La ricerca è a uno stadio iniziale - aggiunge Joanna Owens, del Cancer Research UK - i risultati dovranno essere seguiti da trial sull'uomo per valutare la sicurezza del Cbd e se si raggiungono gli stessi benefici ottenuti in laboratorio. Diversi farmaci basati sulle piante sono attualmente utilizzati nelle terapie tumorali, come la vincristina, che deriva dal fiore Pervinca del Madagascar, ed è usata nel trattamento del tumore al seno e al polmone".

Per il momento sono la chemioterapia, la radioterapia e l'intervento chirurgico a dominare il panorama delle terapie contro il tumore. Anche se una serie di farmaci biologici vengono sperimentati ed usati sempre più spesso nei centri di cura oncologici.



(20 novembre 2007)

Saturday, November 24, 2007

vigliakki!!!!

Berlino, 23 novembre 2007 - L'hanno tenuta ferma con la forza in tre e il quarto le ha inciso con un coltellino simile a uno scalpello una svastica sul fianco. La vittima, una 17enne tedesca, era intervenuta per aiutare una bimba di sei anni, che veniva molestata dal gruppo di neonazisti probabilmente perchè originaria dell'est europeo.




E' successo a Mittweida (Sassonia), nell'est della Germania. I fatti risalgono al 3 novembre, ma la ragazza ha informato la polizia solo successivamente, scrive "Spiegelonline" citando fonti della polizia tedesca. La bimba di sei anni ha confermato l'aggressione.




I quattro hanno tentato di inciderle anche una runa sulla guancia, ma la giovane è riuscita a difendersi.
Un presunto aggressore è stato fermato, ma il tribunale competente di Chemnitz non ha potuto rilasciare un ordine di arresto perchè le prove contro il 19enne non sono sufficienti.



... bella forza...

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fatevi avanti!!!!!!!!!


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Monday, November 12, 2007


plizia bastarda ... polizia assassina!!!

E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...

E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO...E' SOLO PARTITO UN COLPO!!!
...ancora una volta!

Tuesday, November 06, 2007

Friday, October 19, 2007

Sunday, October 14, 2007

Ma...

PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!

PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!

PorcoDio!!!

PorcoDio!!!
PorcoDio!!!PorcoDio!!!
PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!PorcoDio!!!

La cosa ke mi fa stare meglio è la consapevolezza ke tanto:

a ravanare fra la merda sempre merda si trova!!!

Thursday, October 04, 2007

troppo di fuori...



comunque, sia kiaro: è un grande!!!

ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ

ZUZURELONE O ZUZZURELLONE?
CAZZO O CAZO?
PAZO O PAZZO?
STRONZO O STRONZZO?
MEZA O MEZZA?
PUZZA O PUZZA?
INIZZIALE O INIZIALE?
AZIONE O AZZIONE?
OK: SE LE HAI INDOVINATE TUTTE SEI: SEI DAVVERO BRAVO!!!

Wednesday, October 03, 2007


Associazione Walter Rossi



Non c'è perdono senza giustizia, non c'è giustizia senza libertà,non c'è libertà senza uguaglianza;non c'è futuro senza memoria
Walter 1977 - 2007




La storia di Walter Rossi, giovane romano di venti anni assassinato in un agguato coordinato tra polizia e fascisti, fa parte del lungo elenco di tragedie politiche che hanno caratterizzato e marcato indelebilmente sessanta anni di "democrazia" repubblicana.
Tragici eventi che hanno visto protagonisti servizi segreti civili e militari, forze dell’ordine, fascisti, gruppi stranieri, organizzazioni più o meno segrete, l’Alleanza Atlantica, le basi americane presenti in Italia, il tutto coperto e protetto dalla magistratura e dalla classe politica.
Come tutti sanno, di gran parte di questi fatti di sangue non si conoscono mandanti ed esecutori, di molti altri è stata garantita l’impunità.
La morte di Walter non è stata ritenuta degna neanche di un processo nonostante siano stati individuati i responsabili materiali, i mandanti e le coperture che questi hanno avuto e ricevono tuttora dalle istituzioni.
Il suo assassino, Cristiano Fioravanti, vive libero sotto falso nome, stipendiato dallo Stato, i fascisti che hanno spalleggiato l’assassino non sono mai stati condannati, i poliziotti che erano presenti all’omicidio non sono mai stati giudicati, così come i responsabili delle sedi missine coinvolte nella preparazione e attuazione dell’omicidio, come i dirigenti di polizia presenti da ore sul luogo della tragedia.
Un fatto come tanti di giustizia negata che ha marcato ulteriormente la vita di migliaia di cittadini di questo paese subendo oltre allo strazio di una perdita violenta, l’insulto infame della negazione della verità, arrivando oggi all’imposizione del silenzio, dell’oblio, sotto la logica dell’"equidistanza" tra vittime e carnefici, della pari dignità tra valori di libertà, uguaglianza e solidarietà con quelli di oppressione, disprezzo per i deboli, eliminazione del dissenso.
Le associazioni che da più di quaranta anni combattono con la sola arma della memoria i crimini di questa repubblica, si sono purtroppo moltiplicate, anche se sempre più isolate, tentano di riportare anno dopo anno la questione della giustizia nelle piazze, nelle scuole, nei quartieri, nelle istituzioni.
A lungo si è richiesta giustizia per Walter come per le vittime delle stragi e assassini ai danni di cittadini ignari, di giovani, di operai, di contadini, scontrandosi inevitabilmente con il muro di gomma dello Stato fatto di coperture, insabbiamenti, menzogne, processi farsa e assoluzioni a priori per assassini in divisa, omertà nei confronti di organizzazioni segrete eversive, cosche massoniche e mafiose.
Le speranze che alcuni nutrivano che l’avvento della seconda repubblica potesse finalmente chiudere con la vergogna di un passato indegno di una nazione civile, si sono rapidamente trasformate in pura illusione e la "corruzione del potere" come disse qualcuno, si è manifestata in tutta la sua potenza coinvolgendo tutti, cattivi e buoni, confermando nei primi il servilismo e nei secondi, con poche eccezioni, un generale collaborazionismo.
Il silenzio istituzionale che accompagnava ieri tutti coloro che richiedevano rispetto per gli impegni scritti e sanciti dalla Costituzione e per le regole dettate dalle leggi è diventato oggi derisione.
I valori nati dalla lotta di liberazione sono equiparati a quelli di coloro che hanno collaborato al massacro dei propri concittadini e compaesani, l’ideologia razzista e imperialista a quella della solidarietà e della pace, l’impunità dei potenti alla giustizia sociale, lo Stato totalitario a quello garante dei diritti dei più deboli, il diritto al lavoro alla schiavitù del precariato, la possibilità di integrazione per i cittadini migranti affondata insieme alle loro imbarcazioni nel mare di Sicilia o rinchiusa nei CPT.
Per chi ha vissuto la stagione magnifica della speranza del cambiamento, e la feroce e spietata repressione che ne è seguita, non è difficile comprendere a cosa è servito tutto questo sangue e le enormi menzogne che lo hanno accompagnato.
Gli scopi di allora sono stati raggiunti, lo sconvolgimento radicale del contratto sociale nato alla fine dell’ultimo conflitto, profondamente vincolato dai valori dalla resistenza antifascista, è stato in gran parte compiuto.
Il terrorismo di stato iniziato alla fine degli anni ’60, ha raggiunto il suo scopo, impaurendo i molti dalla coscienza in vendita, ottenebrando la mente degli altri, impedendo di vedere, giudicare, ragionare, ribellarsi.
La realtà di oggi conferma la volontà di chi, ieri, ha messo bombe, costituito organizzazioni clandestine per un rafforzamento del controllo sociale, per il passaggio da una democrazia formale repubblicana ad uno stato di polizia dove fossero ridotti al silenzio qualsiasi stimolo innovatore e sociale.
Ormai da più parti si denuncia la limitazione crescente della libertà di critica e di pensiero, la limitazione del diritto al voto, l’ignoranza dei diritti costituzionali, l’ineguaglianza delle leggi, l’impoverimento di sempre più ampie fasce di popolazione, la diffusione capillare del controllo sociale. I pochi che tentano di opporsi vengono messi al bando, nelle istituzioni come nei giornali, nelle reti televisive, nei partiti, nei sindacati.
L’uso del terrorismo mediatico, la diffusione dell’insicurezza e della paura prosegue l’opera iniziata con le bombe fatte esplodere nelle banche, nelle piazze, sui treni. Lo stato di emergenza è diventato una costante: emergenza contro le stragi, contro il terrorismo, contro la malavita organizzata, contro la corruzione, l’immigrazione, l’islam, l’aids, la droga, internet, arrivando alla criminalizzazione dei lavavetri e di tutti coloro che possono definirsi "diversi" solo perché poveri e emarginati, a giustificazione della blindatura progressiva del sistema dei privilegi e delle ingiustizie.
Le recenti prese di posizione di sindaci di "sinistra" sul rafforzamento del controllo poliziesco rende, se necessario, ancor più chiaro la deriva giustizialista dell’ex-sinistra e la continuità storica e politica con il processo reazionario iniziato a suon di bombe, maggior controllo dei conflitti sociali, minor stato sociale, più controllo poliziesco. In sintesi la funzione tradizionale di mediazione dello stato nello scontro tra il conservatorismo dei potenti e il progressismo delle masse, si trasforma in pura struttura di repressione.
Per quello che ci riguarda continueremo a denunciare l’omertà perenne di forze politiche, media e magistratura; le responsabilità politiche di ieri e di oggi, l’infamante accordo politico in nome della spartizione bilaterale del potere che calpesta i morti che hanno insanguinato le strade di questo paese per difendere i diritti di tutti.
In questo processo repressivo e reazionario il ruolo delle organizzazioni storiche della sinistra non è stato semplicemente subalterno, debole o incapace a reagire, ha contribuito in maniera determinante con le strutture di controllo e repressione istituzionale.
Non vogliamo discutere qui della sorte di quella sinistra, attendiamo che la deriva centrista iniziata ai tempi di Berlinguer, quando i partiti si sono fatti stato e i sindacati azienda, si concluda al più presto, demolendo le residue illusioni di chi ancora crede stoicamente nell’alternativa riformista.
La continua impunità è stata garantita anche da governi di "sinistra" ai criminali di allora e di oggi, il silenzio continua ad accompagnare lo stravolgimento del Diritto, dove si è imposto il principio inquisitorio, l’applicazione di leggi che puniscono l’intenzione di commettere reati, la corresponsabilità morale, la retroattività delle leggi, il fermo di polizia, la carcerazione preventiva, l’impunibilità dei crimini commessi dalle forze dell’ordine, in pratica la legalizzazione della pena di morte.
Niente contrasta il potere enormemente ampliato delle forze di polizia di perquisire, intercettare, limitare i movimenti fino al confino di fascista memoria, oggi chiamato soggiorno obbligato, le perquisizioni personali senza autorizzazioni del magistrato.
L’introduzione di reati di opinione come "l’associazione a fini di terrorismo e contro l’ordinamento democratico" che si abbina all’associazione sovversiva già esistente, il reato di "insurrezione contro lo stato", sono tutti reati associativi che puniscono il fine anche in assenza del reato e che violano apertamente il principio sancito dall’art. 27 della Costituzione che recita "La responsabilità è personale".
Non leggiamo ne udiamo voci che si alzano per denunciare la vendetta giudiziaria perpetrata con i regimi speciali di detenzione, la vergogna delle carceri speciali dove i più elementari diritti sono concessi e negati in forma premiale e ricattatoria a totale discrezione dell’amministrazione penitenziaria, concetto che peggiora addirittura l’art. 280 del regolamento Rocco del 1931 che prevedeva la decisione del Magistrato di sorveglianza per i regimi di punizione.
Come non abbiamo mai sentito da nessuno sdegno per le torture più volte eseguite su indiziati e fermati nelle caserme, nelle carceri e nei commissariati, sia su detenuti politici che comuni, dagli anni dell’"emergenza terrorismo" a Genova nel 2001.
La difesa dell’ordine democratico è la corta coperta con cui si tentano di celare leggi fatte per garantire impunità ai potenti, e quelle che non si faranno mai per garantirne gli interessi personali; l’impunità di responsabili di stragi e di organizzazione clandestine armate; i mille e più nomi dell’organizzazione P2 che ancora vengono tenuti nascosti, i traditori dell’organizzazione segreta Gladio elevati a presidenti della repubblica, i criminali politici e comuni che siedono in parlamento insieme a fascisti e razzisti.
Come la cosiddetta "democrazia dell’alternanza" nasconde le truffe elettorali, il voto obbligato senza la scelta dei candidati, il bipolarismo, due facce della stessa medaglia, che celano il futuro partito unico, l’inesistente libertà di stampa, il progressivo impoverimento della maggioranza a favore dell’arricchimento smisurato di pochi, l’interesse economico come valore incontrastato, le guerre pacifiste umanitarie, la non sovranità nazionale con l’occupazione militare di padroni stranieri.
In tutto questo non è difficile comprendere che la rivendicazione di Giustizia è lotta di libertà e di indipendenza, per il rispetto dei diritti delle persone, del diritto all’incolumità, del diritto di parola, del diritto alla verità. E’ lotta per la democrazia.
Non abbiamo interlocutori, tanto meno abbiamo bisogno di parole di solidarietà o di simpatia, è da tempo che abbiamo rinunciato a chiedere, sappiamo che la giustizia non passa per le aule dei tribunali, che la verità non viene scritta sui giornali, che i partiti rappresentano solo se stessi.
Quel che è certo è che facciamo parte dell’altra società, quella di chi non ha rappresentanti politici ne voce sui media, quella a cui vengono negati i diritti fondamentali, quella che non può permettersi un futuro perché emarginata dalla condanna del precariato.
Quello che possiamo fare è solo denunciare, anno dopo anno, la deriva reazionaria del sistema politico italiano e sperare nel necessario sovvertimento dell’ordine cosiddetto democratico.
L’evidente irreparabile incompatibilità tra potere e diritti ci porta ormai a chiedere di schierarsi, non ci sono più vie di mezzo, chi continua ad affermarlo, in buona o cattiva fede, per noi ha scelto da che parte stare.


Non è la nostra.
30 settembre 2007
CIAO WALTER

Tuesday, October 02, 2007

smorfia

L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!




L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!L'UOMO DI MERDA!!!




Saturday, September 15, 2007

GRAZIE A TUTTI!!!

autopsia...

...e così dopo 2 giorni hanno scoperto ke quell'infame di uno sbirro assassino ha sparato ad altezza d'uomo.


e gli è servita un'autopsia per giungere a cotanto geniale risultato???
e son serviti anke c.s.i., i r.i.s., il tenente colombo e scooby doo
...


il fatto ke lui fosse seduto in auto mentre un proiettile gli attraversava la nuca non era una testimonianza sufficente???
e se l'auto avesse spiccato un salto verso il celo???
oppure si sperava di scoprire ke il povero gabriele fosse in grado di volare?????


no... forse ho capito: stavano indagando sulla solita pietra bastarda... la stessa pietra assassina ke ci ha portato via Carlo Giuliani!!!

ines



GIOVEDI’ 20 SETTEMBRE



Presentazione del libro




“A casa non ci torno”

di




INES ARCIUOLO



Autobiografia di una "comunista eretica": dal quartiere CREMLINO di MADDALONI alla Milano del 1968 e dei movimenti extraparlamentari.
Dalla fiat al Nigaragua della rivoluzione e ritorno,
fino alle cooperative di lavoro degli Anni Novanta.
Alla 8° Festa dell’autorganizzazione sociale e delle realtà antagoniste Campane






Un padre comunista e la vita tra gente povera in un paese campano negli anni del secondo dopoguerra formano l’autrice: militante dapprima del PCI, quindi in un gruppo extraparlamentare e poi, senza tessere, operaia in fabbrica alla BrionVega di Milano e alla Fiat Mirafiori di Torino. È tra i 61 operai che la Fiat licenzia nell’ottobre ’79, assimilandoli a terroristi per poi espellerne, l’anno dopo, altri 23.000 con il viatico di sindacati e PCI. Insieme al “popolo dei cancelli” nei 37 giorni di resistenza fino alla capitolazione, Ines Arciuolo racconta la Fiat da dentro e le ragioni che la portano in seguito nel Nicaragua sandinista per 5 anni, sempre ribelle a soprusi e ipocrisie.
ADUNATA SEDIZIOSA dal 20 al 23 settembre NAPOLI, VIALE KENNEDY area 17 (nei pressi di Edenlandia) Giovedì 20 settembreore 17.00 "L’assalto al cielo a 30 anni dal 77, appunti autonomi per il prossimoautunno” Partecipano: Oreste Scalzone, Vincenzo Milliucci, Nanni Balestrini Compagni del Cobas Fiat Somigliano.Ore 21.00 incontro con Ines Arciuolo autrice di "A casa non ci torno" Ore 22 concerto S.U.B. all no stars + KRIKKA REGGAE

adunata sediziosa...ancora e ancora!!!


qualkosa di interessante


Tuesday, September 11, 2007

undici di settembre...

11 SETTEMBRE 1973
LA VERA MORTE DI UN PRESIDENTE
di GABRIEL GARCIA MARQUEZ PATRIA GRANDE




Nell'ora della della battaglia finale, con il paese alla mercé delle forze della sovversione, Salvador Allende continuó afferrato alla legalitá.
La contraddizione piú drammatica della sua vita fu quella di essere, contemporaneamente, nemico della violenza ed appasionato rivoluzionario, e credeva di averla risolta con l'ipotesi che le condizioni del Cile consentivano una evoluzione pacifica verso il socialismo, all'interno della legalitá borghese.
L'esperienza gli insegnó troppo tardi che non si puó cambiare un sistema dal governo, ma dal potere.
Questa tardiva constatazione forse fu la forza che lo spinse a resistere fino alla morte, tra le macerie fumanti di una casa che non era nemmeno sua, una residenza costruita da un architetto italiano destinata alla zecca dello Stato, e terminó convertita in un rifugio per un Presidente senza potere.
Resistette per sei ore, impugnando il mitra che gli aveva regalato Fidel Castro, fu la prima arma che Salvador Allende usó in vita sua.
Il giornalista Augusto Olivares che rimase al suo fianco sino alla fine, ricevette numerose ferite e morí dissanguato in un ambulatorio pubblico.
Verso le quattro del pomeriggio, il generale di divisione Javier Palacio, riuscí ad occupare il secondo piano, con il suo aiutante capitano Gallardo e un gruppo di ufficiali. Lí, tra le poltrone finto Luigi XV, il vasellame di dragoni cinesi e i quadri di Rugenda del salone rosso, Salvador Allende stava aspettandoli. Aveva un casco da minatore, stava in maniche di camicia, senza cravatta e con i vestiti macchiati di sangue. Impugnava il mitra.
Allende conosceva il generale Palacio. Pochi giorni prima aveva detto ad Augutso Olivares che quello era un uomo pericoloso, perché manteneva stretti contatti con l'ambasciata degli Stati Uniti. Come lo vide apparire dalla scalinata, Allende gridó: "Traditore!" e gli riuscí di ferirlo ad una mano.
Allende morí a seguito dello scambio di raffiche con questa pattuglia. Poi, tutti gli ufficiali, quasi seguendo un rito di casta, spararono sul suo corpo. Alla fine, un ufficiale lo sfiguró con il calcio di un fucile. Esiste una forografia: la scattó il fotografo Juan Enrique Lira, del giornale El Mercurio, l'unico autorizzato a fotografare il cadavere. Era tanto sfigurato che, alla signora Hortensia, sua moglie, mostrarono il corpo solo quando stava nella bara. E non permisero che scoprisse il volto.
Allende aveva compiuto 64 anni in luglio, era un Leone tipico: tenace, deciso e imprevedibile. Quel che pensa Allende lo sa solo Allende, mi disse una volta un suo ministro. Amava la vita, amava i fiori e i cani, era di modi galanti come si usava in altri tempi.
La sua maggiore virtú fu quella di essere conseguente, peró il destino gli riservó la rara e tragica grandezza di morire difendendo con le armi l'anacronistico diritto borghese; difendendo una Corte Suprema che lo aveva ripudiato e che poi legittimó i suoi assassini; difese un miserevole Parlamento che aveva contestato la sua legittimitá e che poi finí per arrendersi agli usurpatori; difendendo i partiti dell'opposizione che avevano giá venduto la loro anima al fascismo; difendendo tutti gli ammennicoli di un sistema tarlato che si era impegnato ad annichilire senza sparare una sola pallottola.
Il dramma accadde in Cile, per disgrazia dei cileni, peró passerá alla storia come qualcosa che irrimediabilmente coinvolse tutti gli uomini del tempo, destinato a rimanere per sempre nelle nostre vite.

Sunday, September 09, 2007

sviluppi homofobici...


Napoli Rainbow: sotto lo stesso cielo convivono le differenze


Il Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli organizza per il giorno 16 settembre 2007 dalle ore 19,00 a Napoli una manifestazione nazionale contro l’omofobia e la transfobia, e contro ogni atto di violenza e discriminazione. La manifestazione, dal titolo “Napoli Rainbow: sotto lo stesso cielo convivono le differenze”, avrà luogo a piazza Bellini, teatro nelle scorse settimane di casi di violenza ai danni di cittadini omosessuali e transessuali, ma luogo della città eletto da sempre a simbolo della coabitazione delle differenze.

“A piazza Bellini domenica 16 settembre ci sarà una grande festa, pacifica e democratica, in cui sarà celebrata l'inclusione sociale e la convivenza, il rispetto dell'altro di cui solo i napoletani sono capaci”, afferma Salvatore Simioli, presidente dell’Arcigay di Napoli, “omosessuali e non, turisti, tifosi, donne, immigrati, bambini, persone di ogni credo politico, di ogni razza o fede politica si ritroveranno nello stesso luogo per dimostrare che la convivenza tra ogni diversità è possibile e l’unico limite allo stare insieme è solo il nostro immenso cielo”.

Saranno presenti alla manifestazione l’onorevole Franco Grillini ed Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay. Nel corso della serata sono previste performance artistiche e teatrali. Sarà data nelle prossime ore comunicazione della presenza delle tante personalità del mondo politico e culturale che hanno già aderito all’iniziativa.

Tutti i cittadini, esponenti del mondo politico e culturale napoletano, sono invitati ad aderire e partecipare alla manifestazione. Si può inviare la propria adesione tramite mail all’indirizzo info@arcigaynapoli.org.
Le adesioni saranno pubblicate nella pagina apposita sul sito http://www.arcigaynapoli.org/

ke diranno ora i mastiffs???

MARADONA GAY!!!



Saturday, September 08, 2007

una gran faccia di cazzo!!!

... ke non fa male alla salute e talvolte mette allegria per quanto è stupido...

SUKKIA BELLO SUKKIA!!!

NAPOLI HOMOFOBICA...

Dopo le recenti aggressioni di piazza Bellini a danno di gay ad opera dei Mastiffs, l'Arcigay di Napoli sta organizzando una manifestazione nella piazza per domeni 16 settembre ore 19 contro l'omofobia. Oggi venerdi alle 18 presso l'Arcigay (vico san geronimo 17, piazza san domenico maggiore) si terrà un'assemblea preparatoria per discutere della piattaforma e dell'organizzazione. Siete tutti invitati.
per informazioni sui fatti e comunicati vari:

www.arcigaynapoli.org
www.napoligaypress.it
www.gayap.wordpress.com
P.S.
...MA C'è KI DICE KE I MASTIFFS NON C'ENTRANO NULLA...

Monday, August 20, 2007

EBBENE SI:
SONO MORTO!!!
L'HO SCOPERTO IN UN MATTINO D'ESTATE,
ATTORNIATO DA POKI CARI AMICI
FACENDO IL TURISTA CON
LA TESTA VUOTA
E IL CUORE LEGGERO!!!
...E KI ME LO HA ANNUNCIATO C'è ANKE RIMASTO MALE...
COME SONO MORTO???
E' ACCADUTO VERSO LA FINE DEL 2002
DOPO AVERE LASCIATO UNA BAND
KE ALLA FINE SI MOSTRA SEMPRE UN PO' PIU' INFAME
DI SEGUITO LASCIO UN PO' DI DESIDERI DA MORTO...
E DIRE KE ORA HO CAPITO PERKE' PUZZO COSI' TANTO!!!

E quando muoio io non voglio preti,

non voglio avemarie nè paternostri,

non voglio avemarie nè paternostri

ma la bandiera rossa dei socialisti.



E la rigi- la rigi- la rigiri,

la rigira la sempre arditi,

evviva i socialisti,

abbasso i gesuiti!



Hanno arrestato tutti i socialisti,

l'arresto fu ordinato dai ministri,

l'arresto fu ordinato dai ministrie

questi sono i veri camorristi.



E la rigi- la rigi- la rigiri,

la rigira e mai la sbaglia,

evviva i socialisti,

abbasso la sbirraglia!



La Francia ha già scacciato i preti e i frati,

le monache, i conventi ed i prelati,

le monache, i conventi ed i prelati,

perchè eran tutte spie e in ciò (perciò) pagati.



E la rigi- la rigi- la rigiri,

la rigira e la ferindora,

abbasso tutti i preti

e chi ci crede ancora!



Ma se Giordano Bruno fosse campato,

non esisterebbe più neanche il papato,

non esisterebbe più neanche il papato

e il socialismo avrebbe già trionfato.



E la rigi- la rigi- la rigiri,

la rigiri e la fa trentuno,

la rigiri la sul ventuno,

evviva i socialisti, evviva Giordano Bruno!



E quando muoio io non voglio preti,

ma quattro bimbe belle alla mia barella,

ma quattro bimbe belle alla mia barella,

ci voglio il socialista e (con) la sua bella.



E la rigi- la rigi- la rigiri,

la ruota e la rotella,

evviva Giordano Bruno,

Garibaldi e Campanella!

Thursday, August 16, 2007

sole mare ma ke caldo fa!!!!!!

e alla fine anke io, al di la di ogni previsione(catastrofica e deprimente)
sono riuscito a parire per andare in vacanza...
ke saranno anke di straforo... brevi.... non scelte ma...
Ma porkoddio almeno sto con gente simpatika e faccio cose rilasanti
in attesa di ritornare in mezo a tanta gente del CAZZO
per ricominciare a fare cose poco simpatike e raramente rilassanti...

certo poi ci sono i dovuti distinguo ma...
ki si fa un minimo di problema oltre ad averci la coda di paglia
entra anke nella mia classifika delle persone da evitare...

terminato lo scrocco mediaico

statevi bene

Wednesday, August 08, 2007

via rasella... ma ce n'era bisogno???


...Il 23 marzo 1944 alle ore 15 circa, nell'interno della città aperta, in Via Rasella all'altezza del palazzo Tittoni, mentre passava una compagnia di polizia tedesca del Battaglione "Bolzen", che da quindici giorni era solita percorrere quella strada, scoppiava una bomba che uccideva ventisei militari di quelle compagnia ed altri feriva più o meno gravemente...




...Al combattimento seguì la feroce rappresaglia nazifascista: 335 italiani,
prelevati dalle carceri di via Tasso, di via Lucullo e di Regina Coeli, furono
trucidati alle Cave (poi dette Fosse) Ardeatine. Questa strage rimane uno dei maggiori simboli della barbarie nazifascista...


Ma quelli del Giornale la storia l'hanno analizzata da un altro punto di vista quello infame di ki non c'era e ke se ci fosse stato l'avrebbe guardata con aria di disgusto e con camicia nera indosso...


L'attentato a via Rasella, a Roma, attuato dai partigiani contro i tedeschi nel 1944,fu un "legittimo atto di guerra rivolto contro un esercito straniero occupante e diretto a colpire unicamente dei militari". Lo ha sottolineato la Cassazione, confermando la condanna al risarcimento per diffamazione (45.000 euro) nei confronti del quotidiano "Il Giornale" che aveva pubblicato articoli denigratori e dichiarato il falso nei confronti del capo dei partigiani che organizzò l'attentato, Rosario Benvegna.

non ke ce ne fosse bisogno ma in epoka di clamorose sviste
e dolorose perdite di memoria nulla è superfluo
affinkè la gente ricordi

Monday, August 06, 2007

non dimentichiamo


don't forget


un anno... una strana esperienza in definitiva

neanke mi ricordo bene come ci sono entrato

o forse no, forse me lo ricordo, rincorrevo qualkosa

qualkosa ke non c'è... e posso garantire ke io sono un esperto del settore!!!

comunque da allora ho continuato a rincorrere cose impossibili da afferrare

e ad afferrarne altre ke neanke avevo considerato...



fondamentalmente posso dire di essermi dedicato ad un'asocialità militante

ke certa gente ti sukkia tutto e ti lascia solo un gran senso di diffidenza...


nonostante tutto:

ancora mi piace la musica

ancora suono

ancora mi piace fumare

quindi ancora mi drogo

continuo ad amare le donne e a non capirle

litigo col mondo e poi faccio pace quasi quotidianamente...

il mio romanzo è terminato e, fino alla fine...



ma sticazzi!!!






ke c'entra questa fotografia???

Nulla...

è uno simboli della mia dolce idiozia e quindi preferisco fissarla

a futura memoria

Thursday, August 02, 2007



...non credere ke l'avrai vinta
brutto stronzo eh figlio di eh puttana!!!

Wednesday, July 25, 2007

ci vuole stomaco

Just a perfect day,
Drink Sangria in the park,
And then later, when it gets dark,
We go home.
Just a perfect day,
Feed animals in the zoo
Then later, a movie, too,
And then home.
Oh it's such a perfect day,
I'm glad I spent it with you.
Oh such a perfect day,
You just keep me hanging on,
You just keep me hanging on.
Just a perfect day,
Problems all left alone,
Weekenders on our own.
It's such fun.
Just a perfect day,
You made me forget myself.
I thought I was someone else,
Someone good.
Oh it's such a perfect day,
I'm glad I spent it with you.
Oh such a perfect day,
You just keep me hanging on,
You just keep me hanging on.
You're going to reap just what you sow,
You're going to reap just what you sow,
You're going to reap just what you sow,
You're going to reap just what you sow...

Tuesday, July 24, 2007

bel tempo



ke a me mi manda al manicomio...


ke c'è gente ke muore dal caldo...


ke la siccità avanza e si parla sempre più di desertificazione...


ke il mio fruttivendolo ha aumentato tutti i i prezzi e ke io con questo "bel tempo"

sono da tre mesi senza stipendio e ke ora faccio la botta a casa valutando come svoltare...


e continuano a chiamarlo bel tempo...

Tuesday, July 17, 2007

Thursday, July 12, 2007

certe notti ti gira la testa

senza pensare o citare certi cantantacci emiliani ke di girare fan girare solo stomaco e balle

ho passato musica fin quasi alle 5...

guardando la gente arrivare, divertirsi e andare via!

poi finalmente siamo riusciti a guardarci negli okki e a scioglierci in magica kiakkiera

bagnata dal primo raggio di luce e da sorrisi stanki ma sereni

poi doccia, acqua freska, su pelle puzzolente!

grafomania del primo mattino, ke ci sta sempre tutta, e di nuovo in strada

di mattina, quando ancora non c'è il bordello, quando Napoli è magnifica...




ora riprendo a correre, vagamente allucinato
sveglio non so più da quanto e consapevole di aver
dormito
troppo poko anke prima di oggi





Monday, July 09, 2007

di questi tempi l'anno scorso ero in balia degli eventi
dopo avere visto scomparire ogni barlume di seppur lontana luce
e avere assistito ad un ritorno tanto inatteso
come ho potuto accettare di essere medicina senza cura???
se ci penso mi ricordo i perkè e i percome
la cosa più triste è forse proprio questa
ricordo kiaramente gli eventi
non confondo cause ed effetti
e quand'anke io abbia provato a confondere i ricordi per raggirarmi da solo
non ci sono mai riuscito
e comunque tu hai affondato i colpi
...

ed ora???


alle frane mi ci sono abituato
alle persone forti ke forti non sono c'ho fatto il callo
continuo a vivere e a farmi travolgere
per poi urlare e lamentarmi
...
sempre primo a rialzarmi
continuo poi a marciare sempre in piedi
e mi domando quanto ancora possa durare

per fortuna non ho risposte

Thursday, June 28, 2007

sputtanarsi oggi...


"mi dia tre etti di musica... per favore! ... ma me la dia bella fresca... "
così oggi , dopo 20 anni mi sputtano!!!

Doveva succedere??? é successo e alla fine suonerò dalle 21.47 alle 21.57 se qualkuno volesse venire a farsi 4 risate si accomodi pure...

ke dire???






ao'... sticazzzzzi!!!!!

Thursday, June 21, 2007

dissertazione...

nella vita si beccano tanti ma tanti tipi... davero!!!
ma non è di tanti tipi ke voglio parlare, mi accontento di illustrarne 3:

i leccaculo

i sukkiapalle

i sukkiakazzi

partiamo dalla categoria numero 3: per la mia personalissima esperienza a sukkiare i cazzi (ma non in maniera così brutali) sono signorine graziose ed interessanti anke quando non a bokka piena... si, ammetto di essere esigente.
se hanno belle tette sono anke più allegro ma la cosa non è discriminante... di solito adoro ricambiare codeste creature lisciando il loro bocciolo di rosa, talvolte salaticcio altre invece più dolce e saporito.
nulla di strano... credo...

i leccaculi: brutta gente!!!
non li kiami, non li cerki, non li apprezzi, non li imiti e se pure ti sorpassano sanno farlo solo a destra... ma se anke non fosse avresti sempre un motivo di grande gioia: comunque sono lontani da te!!!
i leccaculi spesso ti odiano ma morirebbero piuttosto di dirtelo...
sono mediocrità applicata, razza in larga espansione, infestanti, neurosinistrati...

eccone un esemplare


i sukkiapalle: qui la cosa si complica... sono in tutto e per tutto simili ai leccaculi ma nascondono un lato ancora più infame: il fatto ke non te li caghi li fa alterare, rosicare, sklerare a palla!!!
e quindi sono li ke ti torturano i coglioni per farti sapere quello ke fanno nonostante il fatto ke non sappiano farlo e ke ,onestamente, a te non freghi un fico secco.

perkè io devo essere rincorso e spaccato di palle da un sukkiapalle con aderenze di estrema destra(da ki mi farai minacciare questa volta??) e cervello di estrema pokezza???



non sukkiarmi le palle... e non sukkiarle neanke alla gente con cui condivido le cose importanti perkè quando poi mi guardano e dicono:

ma ke vo' stu scemo???

cosa potrò mai dirgli?????????????


sukkiapalle... vaffanculo!!!